quinta-feira, 5 de maio de 2011

IN CONSIGLIO COMUNALE RICORDATI I PRIMI DIECI ANNI DEL GEMELLAGGIO CON LA CITTÀ DI CRICIUMA

Nella serata di martedì 3 maggio è stato convocato il consiglio comunale per festeggiare con gli ospiti della Città di Criciuma i dieci anni del gemellaggio tra le nostre città. La delegazione ospite, guidata dal sindaco Clesio Salvaro (bisnonni di Soave - Vr) con il presidente del consiglio comunale Antonio Manoel, il direttore della scuola Satc Iraide Piovesan, il presidente della Camera di Commercio di Criciuma Zalmir Casagrande, consiglieri e assessori comunali, imprenditori, commercianti e giornalisti di due testate brasiliane, A Tribuna di Criciuma e Jornal de Manha Criuciuma, Itamar Benedet, consulente della regione Veneto per lo Stato di Santa Catarina e presidente del Comitato per il Gemellaggio era composta da 17 persone. Ha ricevuto in modo ufficiale il saluto di benevenuto da parte dell'Amministrazione comunale, presente quasi al completo con giunta e consiglieri. La cerimonia si è conclusa con lo scambio delle targhe a suggellare l'avvenimento.

Gli ospiti in questi primi giorni di soggiorno, rimarranno fino al 9 maggio, sono arrivati in Consiglio comunale dopo aver preso i primi contatti di ospitalità con la terra trevigiana ed aver fatto visita a due nostre nuove realtà cittadine, l’Istituto Cesana- Malanotti e il Museo del Baco da Seta.

Il gemellaggio era stato siglato a Criciuma il 7 dicembre 2000 durante la visita ufficiale in Brasile dell’Amministrazione guidata dal sindaco Scottà, e concretizzatosi, come rimarcato dal presidente del consiglio della città brasiliana Manoel, nel corso della loro visita nell'ottobre del 2011. 

Alla cerimonia hanno partecipato anche esponenti di altri due comuni veneti che hanno stretto un patto di amicizia con Criciuma, e cioè la veronese Montecchia di Crosara (VR) e la bellunese Sedico (BL), con i rappresentanti di Trevigiani e Bellunesi nel Mondo.

In questi giorni la delegazione prosegue le sue visite a Venezia, Verona e nel Bellunese. Il 10 maggio partirà poi per Roma per concludere il suo viaggio in Sicilia il 15 maggio.

Questi testi di saluto da parte dell'amministrazione comunale di Vittorio Veneto; l'ex sindaco Giancarlo Scottà, assente per impegni all'Europarlamento, ma particolarmente legato a Criciuma per aver sottoscritto il gemellaggio ha inviato una nota di saluto che ha letto il sindaco Da Re.

Saluto del Sindaco Da Re

"Il 7 dicembre 2000 è stato firmato in Brasile con l’allora sindaco Giancarlo Scottà l'accordo di gemellaggio tra i comuni di Vittorio Veneto e Criciuma, con l'intenzione di promuovere iniziative di scambio e collaborazione su ogni aspetto della vita sociale dei due comuni, basandosi sia sulle loro potenzialità economiche che sulle loro affinità culturali. 

In precedenza , il 15 ottobre arrivò allora una delegazione della citta' brasiliana di Criciuma, guidata dal sindaco Decio Gomes Goes, dopo essere stata ricevuta a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, per gettare le basi del gemellaggio. 

Criciuma e' una citta' dello Stato di Santa Catarina, fondata nel 1880 da un gruppo di famiglie provienti dalla province di Belluno, Treviso, Udine e Vicenza. Oggi ha circa 200 mila abitanti ed e' un centro di riferimento per l'economia dell'area meridionale dello Stato di Santa Catarina. 

Una grande conquista di questo gemellaggio è stato l'interscambio culturale tra gli studenti della SATC di Criciúma e quelli dell'Istituto di Istruzione Superiore "Vittorio Veneto, Città della Vittoria", in particolare dell' ITIS, di Vittorio Veneto. Recentemente sono stati nostri ospiti una decina di ragazzi dalla Satc, dopo che nel settembre dello scorso anno sono stati in Brasile i nostri. E’ stato il quarto interscambio in questi 10 anni. 

C'è ora un senso comune all'uomo, che lo spinge, con gelosia, a segnare limiti, confini tra il sè e l'altro di sè. 

Nacquero così mura, torri, città, nazioni. 

Ma c'è un altro istinto, che lo spinge, che ci spinge ad allargare questi confini, fino ad eliminarli, a congiungere gli individui, i popoli. 

Si chiama fratellanza. 
Essa ci spinge a saltare quei ferrati, a scavalcare quei muri. 
La fratellanza è quindi principio di conoscenza. 
E' inizio di esperienza e percorso di intelligenza. 
Al di là della consanguineità, dell'appartenenza nostra e vostra, iniziale, antichissima, ad una società unica, rurale, contadina e veneta; e al di là della scissione che fu imposta a questa società unica da condizioni economiche avverse, da ingiustizie, che ineluttabilmente spinsero una parte di essa - come è noto - al di là dell'oceano, a fondare nuove collettività, pur venendo oggi a mancare sostanzialmente i presupposti dell'allontanamento fisico reciproco, il risultato di questa fratellanza, dopo dieci anni esatti da quando fu dichiarata, è ancora forte, vivido, visibile. 

Ed è pertanto da rimarcare - da contrassegnare - da additare una continuità, che è certa, e che verrà rafforzata da ulteriori nostre e vostre visite reciproche. 
Spero anche da sostanziali scambi di cultura, di prodotti, di tecnologie, di forze-lavoro. 
Così come avviene anche con scambi di visite tra i giovani delle nostre e vostre scuole. 

E tutto questo facendo ancora uso di una lingua, comune, originaria, identitaria, che non è stata, non sarà mai, cancellata dalle lingue, sovrapposte, ufficiali dei nostri Paesi di appartenenza: ed è l'antico dialetto veneto, il “’Talian”. 
Esprimo pertanto a tutti voi la profondo gioia della città, di tutta l'Amministrazione, per questo vostro arrivo. 

Spero che questo soggiorno sia quanto possibile piacevole ed interessante, in modo che possiate portare, alle vostre famiglie e a quanti sono rimasti a Criciuma, a tutti coloro per i quali i nomi di Vittorio Veneto, di Veneto, di Italia hanno un significato, il nostro caro saluto. 
Ed il nostro augurio di benessere materiale e morale, di operosità, di serenità. 
Per il resto, abbracciandovi, vi esorto a fare di questa città la conoscenza e l'uso che fareste di una casa familiare: della casa di una sorella o di un fratello. 
Grazie."

Questo il saluto dell'ex sindaco Giancarlo Scottà, ora consigliere comunale e parlamentare europeo:
" Non potendo farlo personalmente, affido al sindaco Gianantonio Da Re questo mio breve saluto per un gemellaggio che ricordo sempre con molto piacere, e che segnò uno dei miei primi atti di relazione interculturale da sindaco della città. Devo ricordare in questo frangente anche la persona, a quell'epoca mio assessore, colui che fu il promotore e fautore del gemellaggio e dei rapporti con la Città di Criciuma: e mi riferisco al professor Giovanni Meo Zilio.

Giunga quindi il mio caloroso saluto a questa delegazione, arrivata nella nostra terra per rinsaldare i vincoli di amicizia tra Vittorio Veneto e Criciuma, città con la quale peraltro nel corso del mio decennio da amministratore ho avuto spesso rapporti improntati alla massima cordialità e accoglienza: oltre alla cerimonia del gemellaggio 2000 anche un viaggio nel 2004 con il coro Ana, e nel 2008 per il centro commerciale che a Criciuma porta il nome di Vittorio Veneto. Lì ho sempre trovato grande disponibilità, entusiasmo e calore tipici della nostra terra: quelli che mi auguro anche voi troverete qui a Vittorio Veneto".

Fonte: Comune di Vittorio Veneto
www.comune.vittorio-veneto.tv.it


GEMELLAGGIO: CRICIÚMA QUER ESCOLA VOLTADA PARA HOTELARIA E CULINÁRIA

Texto e fotos: Andresa Piva


No que depender da comitiva criciumense que está em Vittorio Veneto – Itália para as comemorações dos dez anos de gemellaggio entre as duas cidades, muito em breve é possível que seja instalado no Sul do Estado, mais especificamente em Criciúma, uma escola de nível técnico semelhante ao Instituto Profissional Estatal para os Serviços de Hotelaria e de Restaurante, também conhecido como Escola Albergueira. A instituição é responsável pela formação de 300 jovens da região do Veneto voltados à área de hotéis, bares e restaurantes.

Difícil descrever a beleza, o paladar e a forma de como servem os pratos. A qualidade do serviço não está apenas na apresentação, mas em pequenos detalhes que fazem a diferença. Enquanto aqui o costume é misturar todos os alimentos e servi-los de uma única vez, na Itália existe um ritual. Todos os pratos são servidos aos poucos, sem misturar os paladares, e acompanhados de bebidas especiais para a degustação de cada receita. Não há quem resista e saia da mesa sem o sentimento de ter cometido o pecado da gula.
O Instituto Profissional Estatal para os Serviços de Hotelaria e de Restaurante é a melhor escola técnica da área da região Nordeste da Itália. Ali os alunos estudam por cinco anos. São dois anos de conhecimentos gerais e outros três anos voltados à profissionalização. Cada estudante escolhe a área que quer seguir, seja ela bar, restaurante ou hotelaria.
Durante a apresentação da instituição escolar, uma surpresa. Entre os alunos apresentados, duas brasileiras. E, entre elas, uma de Criciúma. Luiza Zeferino, de 16 anos, está na Itália há cinco anos com a família e diz que não pretende retornar ao país de origem.

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Fonte: Jornal A Tribuna
www.atribunanet.com

GEMELLAGGIO: INTERCÂMBIO REFORÇADO ENTRE ITIS E SATC

Texto e fotos: Andresa Piva 


A troca de conhecimentos técnicos e culturais já ocorre de fato entre Criciúma e Vittorio Veneto por intermédio da Satc e do Instituto Técnico e Industrial (ITIS), e vai continuar. Por quatro vezes houve o intercâmbio de informações, com alunos criciumenses indo estudar em Vittorio Veneto, e vice-e-versa. Hoje pela manhã o primeiro compromisso da comitiva criciumense foi conhecer a instituição.


Com a oferta de cursos semelhantes à Satc, o diretor do ITIS, Micheli Billa, reforçou a importância de continuar os laços com a Satc. “Os alunos que voltam de lá chegam encantados com o que veem e aprendem. Algumas práticas ensinadas no Brasil fizeram mudar o comportamento de muitos deles”, contou.
O diretor coorporativo da Satc, Iraide Piovesan, lembra que as duas cidades ganharam muito com a parceria. A troca de informações tecnológicas e culturais ajudou a enriquecer ainda mais a bagagem dos alunos das duas instituições. Para o prefeito Clésio Salvaro, o intercâmbio entre as duas escolas tem um significado especial para Criciúma. “Hoje os jovens têm mais facilidade que os nossos antepassados, mas nada se compara à troca de experiências entre as duas culturas”.

Fonte: Jornal A Tribuna
www.atribunanet.com

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